L’asino pantesco e la nascita di Ettore
Ettore, dopo trent’anni, è il primo asino, meglio “sceccu”, di razza pantesca nato di nuovo a Pantelleria!
Continue readingLa vera storia – romantica! – del Solstizio d’Inverno
Stava seduto su uno scoglio in riva al mare, con lo sguardo perso lontano senza nessun punto preciso, quasi a far parte del movimento delle onde, che non hanno un verso dove ma vivono del mare.
Poi una bimba, curiosa e senza paura, come solo le bimbe di mare sono, gli chiese:
Continue readingL’inverno a Pantelleria
Ma com’è vivere di inverno a Pantelleria? Curiosità di molti ospiti estivi dell’isola, incantati dalla luce dei tramonti, dalla profondità…
Continue readingPantelleria isola del vino
Per le sue incredibili caratteristiche pedoclimatiche, Pantelleria ha sviluppato nei secoli una particolare attitudine agricola.
Tra le principali coltivazioni dell’isola spicca la vite, allevata magistralmente ad alberello, tanto da meritare nel 2014 il riconoscimento da parte dell’UNESCO tra i Beni immateriali dell’umanità per il suo valore storico-culturale oltre che identitario.
Il paesaggio dell’isola è infatti fortemente modellato da questa coltivazione che si sviluppa su impervi terrazzamenti a picco sul mare. Per proteggerla dal vento, la vite si sviluppa molto bassa, protetta da conche scavate nel terreno che trattengono l’umidità.
La varietà per eccellenza coltivata sull’isola è lo zibibbo, Moscato d’Alessandria, una varietà aromatica di origine araba dalla quale si ricava un nettare divino, il passito appunto, e si producono anche degli ottimi vini bianchi.
Lo zibibbo è un’uva buonissima da mangiare appena raccolta, dalla quale si ricava anche l’uva passa tipica dell’isola.
Dal 17 al 22 agosto, il consorzio DOC Pantelleria celebra e valorizza questo incredibile connubio uomo-natura aprendo le cantine dell’isola a visite e degustazioni.
Vi aspettiamo (con un bicchiere di vino!) nei nostri Dammusi.
La terapia del cappero
A Pantelleria dalla metà di maggio ci si alza prima del sole. È il tempo della raccolta dei capperi.
Un’arte delle mani che ti raccoglie intorno ad una pianta. Un mestiere duro che testimonia la vocazione agricola dell’isola.
Ma la raccolta dei capperi è anche una terapia dell’anima. Quando diventa il modo di concludere una giornata frenetica, il momento in cui ci si ferma, nel silenzio e nella luce del tramonto, a raccogliere i pensieri insieme ai frutti di questa pianta selvaggia.
Il cappero cresce impervio, tra le rocce, sulle scogliere, negli angoli più inaspettati. Una pianta elegante e generosa, il cui fiore – il cappero – viene raccolto prima che sbocci, e il frutto – il cucuncio – appena qualche settimana dopo.
La raccolta del cappero è un rito che ci accompagna per tutta l’estate, per poi procedere alla salatura affinché questo concentrato di sole, mare, vento e sale custodisca sulla nostra tavola il gusto di Pantelleria per tutto l’anno.

L’isola di Pantelleria premiata con le 5 vele da Legambiente
Pantelleria è l’unica località in Sicilia ad aggiudicarsi quest’anno le 5 vele di Legambiente e Touring Club.
Tra le 15 località marine italiane alle quali è stato assegnato il riconoscimento, spicca per la Sicilia, la nostra bellissima isola vulcanica.
Pantelleria, riconosciuta come una delle più suggestive isole minori italiane, è stata premiata per il paesaggio incontaminato e ben custodito, caratterizzato dalla vite ad alberello e gli antichi terrazzamenti a picco sul mare.
Grazie anche all’istituzione del Parco Nazionale di Pantelleria che contribuisce in maniera attiva alla valorizzazione e tutela di questo incredibile territorio. L’isola è stata scelta per “la sua ricchezza in termini di biodiversità ed esperienze da vivere – dicono dal Parco Nazionale – non solo mare, ma anche trekking, bike e wellness naturalistico”.
Cosa aspettate? Veniteci a trovare nei nostri Dammusi!
Una settimana coi blogger
Abbiamo conosciuto Maya di Giulio con i suoi acquerelli in viaggio, Massimiliano Tarello e Mauro Fanelli di Nabumbo con le loro gambe in spalla e Marina inviata speciale di Viachesiva.
Il nostro primo intento era quello di fare conoscere un’isola incantata, Pantelleria dei contrasti, dai colori in contrasto come il nero e il blu, la roccia e il mare e il verde della macchia Mediterranea.

Abbiamo cercato di coinvolgere i nostri nuovi amici nel ritmo isolano, contagiandoli di pantellerite i cui sintomi cominciano con la lentezza, lasciando che a scandire i tempi della giornata sia la natura, la direzione del vento, l’istinto più intimo che sa quando procedere all’attività successiva.
Pantelleria, figlia del vento, l’isola che respira: insieme abbiamo scoperto le acque termali, i fanghi del lago, la sauna naturale che emette vapore caldo dal centro della terra.
Tra una passeggiata e uno scoperta abbiamo esplorato l’area archeologica dei Sesi con Peppe D’Aietti, esperto del territorio e pantesco doc, pieno di aneddoti, carisma, nozioni storiche.
Abbiamo assaggiato le delizie isolane, i ravioli panteschi con ricotta e menta, i pasticcini alle mandorle, l’elisir di zibibbo sui crostini di pane la mattina, i biscotti “ossi da mordere” insieme al passito, sovrano dell’isola.
Ci siamo provati con una lezione di cucina con un menù tutto siciliano con Fabrizia grazie a Anna Tasca Lanza Cooking School sull’isola per l’occasione.

Abbiamo conosciuto Francesco Ferreri e Nicoletta Pecorelli in dolce attesa che si occupano delle vigne ad alberello patrimonio dell’UNESCO e che cominciano a produrre vino con il metodo più naturale del mondo: tempo al tempo.
Più di ogni cosa abbiamo intrecciato esperienze di vita, ci siamo conosciuti e ascoltati. Noi di Le Case del Principe abbiamo messo in comune le nostre storie su Pantelleria, le emozioni che ci ha sempre dato quest’isola e che siamo curiosi di fare provare anche ad altri, il più possibile. Nabumbo, Acquerelli in viaggio e Viachesiva si sono fatti portare per mano in un viaggio emotivo, una settimana di esperienze sensoriali per conoscere l’isola e cominciare a raccontarla anche altrove.

Tra il mare, i tuffi al laghetto delle ondine, l’aria tiepida della sauna, i fanghi del lago, i picnic in mezzo alle pietre laviche, il faro che illumina le nostre serate e le stelle che arrivano fino al mare, abbiamo intrecciato le nostre emozioni e creato una profonda amicizia.
Ci siamo goduti il panorama dalle bellissime terrazze delle nostre case, le prime colazioni al mattino con il sole caldo sulla pelle, il cielo rosa al tramonto e per i più vispi, il sorgere del sole accanto al faro!
Crediamo che i viaggi e gli incontri tra persone servano a fare esperienza di bellezza e Pantelleria è un’ottima testimone di tutto questo.
Come lo è per noi speriamo lo sia anche per tutti voi.

I Dammusi, case tipiche di Pantelleria
Su tutta l’isola spiccano le cupole bianche dei Dammusi, le tipiche abitazioni pantesche che, in gran parte, vengono adibite a locazionì turistiche.
Sarà proprio in alcuni di questi suggestivi dammusi che noi, staff delle Case del Principe, vi ospiteremo con la riservatezza, la cura nei dettagli e il comfort che contraddistingue la nostra struttura e che renderà indimenticabile il vostro soggiorno a Pantelleria.
Elementi emblematici di Pantelleria, i Dammusi rappresentano uno degli aspetti più pittoreschi dell’isola.
Nella zona sud-ovest, proprio perché esposta ai tramonti, i dammusi facciate con intonaci bianchi o rosa e archi che riparano gli internì dalla calura estiva e dal freddo invernale.
Non sono invece visibili archi nei dammusi delle contrade esposte a nord est.
Il dammuso si contraddistingue come un’invenzione di straordinaria genialità architettonica che offre al suo interno ampi spazi e generalmente una alcova in cui godere un meritato riposo.
All’esterno del dammuso gli spazi coniugano le esigenze familiari: stenditoi per essiccare l’uva zibibbo, il forno, il mulino e quant’altro era indispensabile alla vita della famiglia.
La Storia di Pantelleria
“Pantelleria” (ìn arabo Bint ar – riah) vuol dire “Figlìa dei Venti”.
È un’isola aspra ma affascinante dove sì concentrano bellezze naturali, culture, miti e profumi del Mediterraneo.
Pantelleria è la quarta isola italiana e nasce “appena” duecentomila anni fa da spettacolari eruzioni come ancora oggi testimoniano curiosì fenomeni vulcanici (per esempio le acque calde).
Pantelleria dista 37 miglìa marine dall’Africa e 55 dalla Sicilia (Capo Granitola).
Ha una superficie di 87 kmq e un perimetro di 51,5 km. La larghezza massìma dell’isola è di 8 km e la lunghezza di 14 km.
Pantelleria ha una popolazione di circa 8000 abitanti ma d’estate raggiunge punte di presenza turistica molto più alte.
I principali centri dell’isola (contrade) sono: Pantelleria Centro, Scauri, Khamma,S.vìto, Tracino, Bugeber, Siba.